Sintesi dei principi di consolidamento e dei principi contabili più significativi Contenuto e forma dei prospetti contabili consolidati Il presente Bilancio consolidato è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali IAS/IFRS in vigore al 31 dicembre 2024, emessi dall’International Accounting Standard Board (IASB) ed omologati dall’Unione Europea, dei relativi documenti interpretativi nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005. I principi contabili adottati nella predisposizione del presente bilancio d’esercizio sono gli stessi utilizzati nel bilancio al 31 dicembre 2023, ad eccezione di quelli applicabili dal 1° gennaio 2024 e successivamente illustrati. Avendo riguardo alla situazione economico patrimoniale dell’esercizio 2024, alle proiezioni economicofinanziarie 2025-2027 approvate dal Consiglio Generale in data novembre 2024 il bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità aziendale. Nel corso dell’esercizio 2024 non sono state concluse operazioni atipiche e/o inusuali. Il bilancio è presentato in euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro, se non altrimenti indicato. Il bilancio fornisce informazioni comparative riferite all’esercizio precedente. Il presente bilancio è assoggettato a revisione legale da parte della società di revisione PwC Spa. Quadro macroeconomico e geopolitico Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per il conflitto tra Russia e Ucraina e, più in generale, per l’assetto geopolitico mondiale. Le scelte fatte in questa fase definiranno un destino di intere generazioni e, a livello globale, il bilanciamento tra le grandi potenze. Europa, Stati Uniti e Cina al centro della scena, influenzeranno profondamente le relazioni internazionali dei prossimi anni. Il Medio Oriente e l’Ucraina rimangono i teatri di guerra più intensi, ma l’instabilità riguarda anche altri Paesi e regioni di cui si parla meno. Di conseguenza i rischi di natura macroeconomica si presentano in rialzo, sia per l’aumento del prezzo dell’energia che per la politica protezionistica della nuova amministrazione statunitense. Dopo un 2024 che ha visto una stabilizzazione del prezzo dell’energia, il 2025 si è aperto con l’interruzione definitiva del transito del gas attraverso l’Ucraina del residuo gas russo, e l’avvio di una dinamica rialzista sia del prezzo del gas che dell’energia elettrica, collegato a quello del gas, con quotazioni tornate ai massimi da due anni a questa parte, complici anche le scorte europee di gas dimezzate. La politica di dazi commerciali della nuova amministrazione statunitense rappresenta potenzialmente una minaccia per l’export italiano, in quanto gli Stati Uniti sono il secondo mercato di sbocco dopo la Germania, e ne sarebbero negativamente impattati i settori del c.d. «Made in Italy», fra cui agroalimentare, moda e meccanica; le manifestazioni fieristiche rappresentate in questi settori, sia di terzi che di proprietà, producono porzioni rilevanti di ricavi e i margini per il Gruppo, per cui è ragionevole prevedere, nel caso si concretizzassero i dazi, impatti negativi sull’entità degli investimenti pianificati dagli espositori di queste manifestazioni nell’acquisto delle aree e dei servizi connessi. Monitorare gli sviluppi geopolitici e macroeconomici sarà fondamentale per prendere decisioni informate e proteggere i propri investimenti. Con particolare riferimento ai rincari energetici, in considerazione della loro rilevanza nel sistema di produzione dei propri servizi, il Gruppo ha implementato specifici piani di mitigazione dei rischi volti all’efficientamento energetico dei padiglioni espositivi, anche ampliando l’impianto fotovoltaico installato sui tetti del quartiere di Rho. Bilancio Annuale 2024 218
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