Il WACC utilizzato nelle diverse CGU varia in funzione: (i) del diverso tasso risk free (assunto pari al rendimento del titolo di stato a 10 anni del Paese di riferimento della CGU); (ii) del diverso coefficiente di rischio specifico a copertura del rischio di execution relativo ai flussi di cassa previsionali. Tale fattore di rischio riflette le evidenze derivanti dagli scostamenti storici tra dati previsionali e consuntivi nonché da valutazioni prospettiche riguardanti le iniziative di business (iii) del diverso costo del debito finanziario in ragione del tasso di inflazione atteso nelle singole aree monetarie di riferimento di ogni CGU. Per i raggruppamenti di CGU o per le CGU a cui sono stati allocati gli avviamenti (attività fieristiche Italia e congressi) il WACC ottenuto con l’applicazione dei parametri sopra descritti è pari a 9,08%. Si evidenzia che in nessun caso per gli avviamenti sono emerse perdite di valore. Sono state effettuate “analisi di sensitività” variando sia il WACC (+0,5%) sia i flussi di cassa operativi previsionali (-10%) sia la base di partenza per il calcolo del Terminal Value. In particolare la sensitivity sul WACC è stata eseguita aumentando il tasso di attualizzazione di 0,5% a parità di flussi di cassa nei quattro anni di proiezione e a parità di flusso normalizzato terminale; la sensitivity sui flussi è stata eseguita diminuendo linearmente del 10% i flussi di cassa nei quattro di piano e nel flusso normalizzato terminale, a parità di WACC ; la sensitivity sul Terminal Value è stata eseguita a parità di WACC e di flussi nei quattro anni di proiezione, ma calcolando il flusso normalizzato terminale sulla base della media di tutti e quattro gli anni di piano invece che degli ultimi due. Tutte le analisi di sensitività effettuate hanno dato esito positivo. Infine, si è voluto calcolare anche il “punto di rottura”, cioè la riduzione permanente di flussi finanziari, rispetto alle proiezioni economico-finanziarie 2025-2028, che si dovrebbe manifestare nel raggruppamento di CGU “attività fieristiche Italia” affinché si renda necessaria una svalutazione degli intangibili. Anche quest’ultima analisi ha fornito indicazioni confortanti su valore degli avviamenti iscritti in bilancio. È stato anche eseguito il test sui valori emersi a seguito dell’applicazione dell’IFRS 16 (con definizione di flussi di cassa coerenti) confermando i risultati raggiunti. Inoltre, con riferimento alla voce “Diritto d’uso delle attività in locazione”, si segnala che tale voce non genera flussi di cassa indipendenti, pertanto la verifica del valore recuperabile, determinato quale il maggiore tra il valore d’uso e il fair value meno i costi di dismissione, può essere effettuata esclusivamente nell’ambito delle CGU cui afferisce. 4. Attività immateriali a vita definita Le consistenze e le variazioni delle diverse voci sono dettagliate nella tabella allegato n. 3 e illustrate di seguito. Diritti di brevetto industriale e di utilizzo opere dell’ingegno La voce ammonta a K€ 3.121. Questo importo si riferisce prevalentemente a oneri capitalizzati da Fiera Milano Spa per l’implementazione di progetti digitali e ad acquisti di software. Gli incrementi pari a K€ 961 e le riclassifiche dalle immobilizzazioni in corso si riferiscono principalmente ai costi relativi all’implementazione di progetti digitali e ad acquisti di software di Fiera Milano Spa. L’ammortamento del sistema informativo è calcolato su un periodo previsto di utilità futura pari a tre anni. Bilancio Annuale 2024 244
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