Al convegno organizzato da Sviluppo Sistema Fiera si parla di grandi opere e sicurezza attraverso l’analisi di alcune esperienze eccellenti

7 aprile 2006 - Sicurezza e grandi opere, se ne discute oggi in un convegno a Fieramilanocity

Milano, 7 aprile – Viviamo nell’epoca della sicurezza, che è un bene primario, essenziale. Un’epoca in cui il concetto di protezione dai rischi è strettamente correlato a quello di sviluppo e crescita. Quasi un paradosso, nell’epoca della globalizzazione e dell’apertura dei confini, in un mondo in cui circolano liberamente persone, informazioni, flussi finanziari e scambi di ogni genere. Con queste parole Luigi Roth, Presidente di Sviluppo Sistema Fiera, ha aperto oggi il convegno “Grandi opere nel segno della sicurezza. L’attuazione del Decreto Legislativo 494/96”, che si è svolto presso il centro Congressi di Fiera Milano.

Oggi, ha proseguito Roth, con una serie di interventi molto significativi ed emblematici parliamo di sicurezza nelle grandi opere partendo proprio dal nostro caso, quello della trasformazione dell’intero sistema fieristico milanese.Un caso in cui la nostra controllata Sviluppo Sistema Fiera ha per prima messo in pratica il principio di responsabilità e di valore sociale anche attraverso l’attenzione alla sicurezza. Un principio importante per chi opera in un settore complesso come quello delle grandi opere e delle valorizzazioni territoriali, ha concluso il Presidente.

Greg Haywood, Project Manager Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro ha affermato che quello delle costruzioni è uno dei settori più grandi d’Europa ma anche uno dei più pericolosi. Negli ultimi anni il tasso di incidenti mortali è più che raddoppiato rispetto alla media degli altri ambiti lavorativi. Questo anche perché un cantiere è un luogo di transito con lavoratori che si muovono incessantemente durante tutta la giornata. Ci sono molte realtà coinvolte nel progetto (committenti, operai, subappaltatori, tecnici, etc) che devono convivere e lavorare a stretto contatto e, spesso, in spazi molto ridotti. In queste situazioni si possono raggiungere dei risultati positivi solo se si possiede una squadra affiatata e un buon management e il cliente deve capire che in molti casi un maggiore investimento economico porta a risultati nettamente migliori.

Garantire la sicurezza dei nostri addetti non è sempre facile, ha spiegato Claudio Artusi, Direttore generale di Anas. Questo soprattutto per tre motivi: la tipologia dei lavori, la loro frammentazione sul territorio e, nella maggior parte dei casi, la presenza del traffico veicolare. Grazie alla recente introduzione del general contractor vengono applicate forme più sofisticate
di monitoraggio e governo della sicurezza, con la formazione di organismi che vedono Anas, sindacati e associazioni imprenditoriali affiancati in un lavoro comune.

Claudio De Albertis, Presidente Ance, ha illustrato le difficoltà in cui si devono districare le imprese edili, spesso composte da pochi addetti e operanti in cantieri che hanno condizioni che variano di volta in volta. Una situazione che obbliga a un costante aggiornamento sulle normative vigenti, che in alcuni casi possono variare da Comune a Comune.

Onorio Rosati, Segretario generale CGIL Milano, so è soffermato sull’esperienza maturata negli ultimi anni nel territorio in materia di protocolli di legalità tra le parti sociali in sede di Prefettura, sottolineando l’importanza di una vigilanza da parte dei committenti delle opere, che si traduca in scelte di garanzia e non solo di convenienza, nei subappalti. Occorre comunque – ha proseguito Rosati – un potenziamento delle attività ispettive in cantiere in capo alle autorità preposte. Ma un elemento essenziale risiede nella corretta qualificazione delle imprese che insista nella valutazione preventiva delle loro reali capacità operative. Per realizzare tutele e regole efficaci occorrono un sistema avanzato di relazioni industriali che sviluppi elementi concertativi nel sito e sul territorio, e una nuova politica delle costruzioni che permetta ai committenti delle opere di coniugare qualità realizzativa con qualità dell’ambiente e dello sviluppo. Il protocollo d’intesa realizzato dalle organizzazioni sindacali in occasione della costruzione del Nuovo Polo – ha concluso Rosati – rappresenta, per gli importanti risultati conseguiti in materia di sicurezza e prevenzione, un modello utile ed “esportabile”.

Marina Della Foglia, Responsabile Dipartimento Prevenzione ASL Provincia di Milano, ha aggiunto che I cantieri per la realizzazione di grandi opere rappresentano un’area critica del già complesso settore edile. Per questo motivo la Giunta Regionale ha realizzato uno specifico progetto, per la promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

La parola è poi passata a Francesco Dettori, Procuratore della Repubblica, presso il Tribunale di Busto Arsizio, che ha illustrato l’iter del decreto legislativo 494/96 e dei suoi ambiti di applicazione, analizzando, fra l’altro, l’accertamento della responsabilità e e gli orientamenti giurisprudenziali. Il decreto prevede– ha concluso Dettori – che i profili di responsabilità delle differenti figure operino nell’ambito della tutela, della sicurezza e della salute nei cantieri temporanei e mobili.

Gianni Breda, Coordinatore della Sicurezza per i lavori di ricostruzione del Teatro La Fenice, ha parlato delle problematiche legate alla gestione, senza soluzione di continuità, di due differenti appalti: quello legato alla realizzazione delle opere di fondazione e quello per la ricostruzione generale, che hanno convissuto su una ridotta superficie quale quella del Teatro La Fenice. Breda ha poi illustrato le modalità con cui è stata gestita la sicurezza dei lavori nel cantiere, affidata ad una squadra costituita da ben 10 soggetti.

La nostra Agenzia ha istituito una struttura dedicata con il compito di uniformare e mantenere ad uno standard qualitativo ottimale l’attenzione sulla sicurezza, ha detto Sergio Manto, Dirigente della Sezione Tecnica Infrastrutture stradali e Impianti Montani Agenzia Torino 2006.
Il Piano Generale di Prevenzione sulla Sicurezza da noi adottato unitamente alla Prefettura, alla Regione, alle ASL e agli altri Enti istituzionali, ha fornito ottimi risultati. Da questo lavoro – ha concluso Manto - è emerso che l’irregolarità contributiva e il lavoro “in nero” presenti si sono attestati a livelli molto più bassi rispetto alla norma, e gli infortuni gravi o mortali sono decisamente risultati inferiori alle previsioni.

Enzo Vullo Responsabile Ingegneria Ponte sospeso Stretto di Messina S.p.A., ha presentato le principali peculiarità del progetto, tra le quali l’architettura organizzativa, con accento sugli aspetti rivolti al rispetto delle norme sulla sicurezza e alle differenti metodologie di applicazione.

Nei nostri cantieri – ha spiegato Carlo Silva, Direttore operativo Impregilo – Alta Velocità, ogni responsabile dei lavori ha predisposto un organizzazione per il Coordinamento di Sicurezza in fase di Progettazione ed in fase di Esecuzione, verificandone la competenza , l’esperienza e i risultati.
I Coordinatori di Sicurezza in fase di Progettazione hanno costituito gruppi tecnici con formazione polispecialistica. Anche la responsabilità del Coordinamento di Sicurezza in fase di Esecuzione lungo ogni tratta è stata affidata ad un unico soggetto, il quale si è avvalso di una struttura di 10 tecnici costantemente presenti nei cantieri.

Maurizio Alessandro, Direttore operativo di Sviluppo Sistema Fiera Spa, ha concluso i lavori illustrando le misure sulla sicurezza adottate durante la realizzazione del Nuovo Polo, alla quale hanno lavorato oltre 9.000 operai con punte di 2.000 in contemporanea. Di centrale importanza un protocollo d’intesa firmato il 5 aprile 2004 tra Sviluppo Sistema Fiera Spa CGIL-CISL-UIL di Milano dal quale sono derivati i tre successivi tra i general contractor (Nuovo Polo Fieristico, Fiera Parking e AM General Contractor SpA) e le medesime organizzazioni sindacali. Nel giugno 2004 – ha aggiunto Alessandro - è stato poi approntato “Conoscere il mio lavoro”, un manuale di 58 pagine in 5 lingue (italiano, inglese, francese, tedesco e arabo) distribuito agli addetti al cantiere. L’iniziativa è stato promossa da Sviluppo Sistema Fiera e Agenzia regionale per il Lavoro (Regione Lombardia) d’intesa con Fondazione Fiera Milano, e NPF, e con il contributo di CGIL-CISL-UIL Milano e con l’adesione della Provincia di Milano e dei Comuni di Rho e Pero. Il manuale contiene, fra l’altro, indicazioni sul contratto di lavoro, sulla busta paga e sulle norme di sicurezza. Su quest’ultimo tema si è anche sviluppata in cantiere, un’attività formativa continuativa destinata ai lavoratori sulle problematiche specifiche. L’ingegner Alessandro ha terminato ricordando che dal 6 al 10 febbraio del 2007 il Nuovo Polo ospiterà la prima edizione di Build Up Expo, Salone dell’architettura e delle costruzioni. Una fiera di sistema del settore perché rappresenta in modo omogeneo la globalità delle produzioni e delle merceologie che compongono la filiera edile. Il Nuovo Polo ne rappresenta la sede ideale perché esso stesso è stato costruito integrando fortemente il progetto, le tecnologie, il processo costruttivo, dimostrando elevati standard di innovazione e modernità

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