In Galleria V. Emanuele il Nuovo Sistema espositivo milanese

20 GIUGNO 2003, Dal 22 giugno al 14 settembre l’Ottagono della Galleria Vittorio Emanuele ospiterà i progetti che, entro pochi anni, doteranno Milano di uno dei più vasti sistemi espositivi al mondo. Nell’ottagono della Galleria Vittorio Emanuele saranno infatti esposti il plastico del Polo Esterno di Fiera Milano, in costruzione a Rho-Pero, e i programmi di riqualificazione dell’attuale quartiere di Fiera Milano. Un’idea che oggi sta diventando realtà grazie all’impegno di Fondazione Fiera Milano, soggetto economico privato, azionista di controllo di Fiera Milano Spa, e di Sviluppo Sistema Fiera, società di engineering e contracting per grandi opere, costituita allo scopo di seguire la trasformazione dell’intero sistema fieristico milanese. L’opera di trasformazione di Fiera Milano sta ridisegnando i confini, strutturali e infrastrutturali, dell’area nord-ovest di Milano. Sono confini geografici e sociali, ma soprattutto economici.

Quest’operazione è nata per raggiungere tre obiettivi:

  • la crescita del volume di affari portato in Lombardia. Attualmente le attività della Fiera di Milano generano una ricaduta diretta sul territorio di oltre due miliardi di euro l’anno.
  • la maggior vivibilità dell’area di Milano, in cui la Fiera è storicamente insediata.
  • Il mantenimento della leadership di Fiera Milano all’interno del mercato fieristico internazionale. Il progetto si articola su due poli: il Polo Esterno che sta nascendo sull’area dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero (a pochi minuti da Milano, lungo la direttrice che porta allo scalo intercontinentale della Malpensa) e il Polo Urbano, ovvero lo spazio che rimarrà alla Fiera dopo la cessione e la riqualificazione di una parte del quartiere fieristico attuale. Entrambi i poli opereranno insieme su una superficie lorda di pavimento di 710.000 metri quadrati e costituiranno insieme uno dei sistemi fieristici più grandi del mondo.

Il Polo Esterno di Rho-Pero
Il primo passo del processo di rinnovamento del sistema espositivo milanese è la costruzione del Polo Esterno di Fiera Milano nell’area bonificata dell’ex raffineria Agip di Rho-Pero. Una struttura imponente, con una superficie lorda di pavimento di 530.000 metri quadrati posti su un’area fondiaria complessiva di due milioni di metri quadrati.
Il progetto porta la firma di Massimiliano Fuksas, uno dei più autorevoli architetti italiani a livello internazionale, e si compone di otto padiglioni, di cui due biplanari, collegati tra loro da un percorso centrale lungo più di un chilometro. Non solo.
La nuova struttura fieristica sarà provvista anche di un articolato sistema di parcheggi, vaste aree verdi, alberghi, negozi, luoghi per la ristorazione e il tempo libero. Il Polo Esterno è stato studiato per ospitare contemporaneamente più manifestazioni e per consentire una maggiore funzionalità a tutti coloro che fanno parte della filiera fieristica: organizzatori, espositori, visitatori ed allestitori. La prima pietra è stata posata il 6 ottobre 2002, alla presenza del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’area dove sorgerà il Nuovo Polo di Fiera Milano è ora un cantiere.
I primi padiglioni verranno completati alla fine del 2004, mentre l’intera opera sarà ultimata per la primavera del 2005.

Il Polo Urbano e la riqualificazione dell’attuale quartiere fieristico Contemporaneamente al procedere dei lavori del Polo Esterno di Rho-Pero, è in corso una gara internazionale per la cessione di una parte dell’attuale quartiere fieristico, che lascerà liberi ben 255.000 metri quadrati, degli attuali 440.000. Un’area di enormi dimensioni, che verrà riqualificata in ambito urbano e tornerà a fare parte della città.
La procedura di gara porterà, entro luglio 2004, all’aggiudicazione del progetto vincitore, valutato sulla base di precisi vincoli a tutela della qualità della vita e degli interessi cittadini.
Gli spazi lasciati liberi dalla presenza della Fiera verranno trasformati per circa la metà in aree verdi, e il resto in aree adibite a residenza, uffici e centri di interesse istituzionale e culturale.
A Fiera Milano rimarranno 185.000 metri quadrati, il futuro Polo Urbano, dove si continueranno a ospitare manifestazioni fieristiche “leggere” e congressi. Questo spazio comprende, tra gli altri, i nuovi padiglioni del Portello e il nuovo Centro congressi.
La complessiva trasformazione dell’area ora occupata dalla Fiera di Milano rappresenta un’occasione di rilancio della città nella competizione con le altre capitali europee, perché è un’area unica sia per dimensioni, sia per vicinanza al centro storico, per la connessione con le altre zone della città e l’accessibilità alle autostrade, sull’asse del Sempione.