Fondazione Fiera Milano e CityLife Firmano il rogito per la vendita del quartiere storico della Fiera di Milano
Milano, 23 giugno 2006 – Fondazione Fiera Milano e CityLife hanno firmato oggi il rogito per la vendita della parte del quartiere storico di Fiera Milano interessata dalla gara per la sua riqualificazione, indetta nel mese di aprile del 2003.
Milano, 23 giugno 2006 – Fondazione Fiera Milano e CityLife hanno firmato oggi il rogito per la vendita della parte del quartiere storico di Fiera Milano interessata dalla gara per la sua riqualificazione, indetta nel mese di aprile del 2003.
Il contratto è stato firmato da Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano, e da Ugo Debernardi, Presidente e Amministratore delegato di CityLife, la società composta da Generali Properties, RAS, Immobiliare Lombarda (Gruppo Fondiaria SAI), Lamaro Appalti e Grupo Lar che realizzerà il progetto.
La gara internazionale era stata divisa in due fasi. La prima, di tipo qualitativo, aveva selezionato tre progetti in base alla loro rispondenza ai criteri di gara e alla loro qualità architettonica. Nella seconda fase, il 2 luglio 2004, CityLife con un’offerta di 523 milioni di Euro si era aggiudicata la gara, con il progetto ideato da Zaha Hadid, Arata Isozaki, Daniel Libeskind e Pier Paolo Maggiora. Il progetto di CityLife ha visto la collaborazione di oltre 200 specialisti che ne hanno definito gli aspetti qualitativi in termini ambientali, viabilistici, urbanistici, strutturali e di servizio sociale.
La cessione dell’area permetterà di dar corso alla sua trasformazione complessiva, in coerenza con il Piano Integrato d’Intervento approvato il 16 dicembre del 2005 dal Comune di Milano. I lavori di trasformazione saranno articolati su cinque lotti che si prevede siano completati entro il 2014.
Il Padiglione 3, ex Palazzo dello Sport, resta temporaneamente in proprietà di Fondazione Fiera Milano che lo cederà direttamente all’Amministrazione comunale alla fine delle opere di riqualificazione e di rifunzionalizzazione che verranno eseguite da Citylife, in accordo con il Piano Integrato d’Intervento, per realizzare il “Palazzo delle Scintille”, un nuovo centro culturale dedicati a bambini e ragazzi.
“La firma di oggi - ha dichiarato Luigi Roth - è l’ultimo atto di un processo iniziato il 4 aprile 2003 con la pubblicazione del bando di gara. In quest’occasione voglio ricordare l’impegno della Fondazione e dei suoi organi per gestire la gara secondo modalità che offrissero le più ampie garanzie non solo alla proprietà dell’area ma ai residenti del quartiere e a Milano nel suo insieme. Il raggruppamento aggiudicatario garantisce tutto questo perché compendia l’esperienza di investimenti di lungo periodo nel settore immobiliare con quella dello sviluppo di progetti di riqualificazione e di trasformazione di grandi aree urbane. La vicenda che si conclude oggi ha rappresentato per Fondazione un’esperienza unica e straordinaria, di cui siamo fieri, non solo perché ha visto la partecipazione dei maggiori esponenti a livello mondiale dell’architettura e della finanza, ma anche per il metodo che ha utilizzato, per i professionisti coinvolti, per il sostegno costante di tutte le istituzioni nell’ambito di un dialogo mai interrotto”.
“Per CityLife - ha dichiarato Ugo Debernardi - si apre una nuova e decisiva fase della sua vita. Da oggi siamo impegnati a realizzare un progetto che segnerà un nuovo modello del vivere e del lavorare in città. Siamo consapevoli della responsabilità che ci assumiamo nell’attuare un progetto che si inserisce in una zona così nevralgica della vita milanese. Ma siamo altresì convinti di aver messo a punto un progetto che, per qualità architettoniche, ambientali, funzionali e culturali rappresenta un reale progresso per Milano e per i suoi cittadini. Nella qualità di questo progetto rientrano anche a pieno titolo le modalità con cui gestiremo i lavori e il cantiere. Gli anni di lavoro che ci aspettano saranno svolti nel pieno rispetto della città, del quartiere e dei suoi cittadini. In un clima di stretta collaborazione con le istituzioni preposte, assicuriamo fin d’ora trasparenza e comunicazione sulle fasi e sulle qualità del nostro lavoro. Sento la necessità di ringraziare le Istituzioni e la Fondazione Fiera per la comune collaborazione che ci ha consentito di arrivare a questa tappa importante in tempi altrimenti non immaginabili”.