Dichiarazioni di Vittorio Bellotti, Vice Presidente Vicario di Fondazione Fiera Milano, in merito al dibattito sul futuro del sistema fieristico milanese

Fondazione Fiera Milano, nelle sue comunicazioni ufficiali, ha sin qui mantenuto un atteggiamento improntato alla cautela e al rispetto dei percorsi previsti dal suo Statuto, ma quanto riportato dal Corriere nei giorni scorsi impone alcune precisazioni.

La Fondazione ha svolto nell’ultimo decennio un ruolo propulsore verso il territorio e l’economia che le ha permesso di raccogliere l’eredità della storica Fiera di Milano e di realizzare importanti infrastrutture al servizio della collettività quali:

  • il polo fieristico di Rho (il più importante quartiere espositivo del Paese e tra i più importanti d'Europa e del mondo);
  • il MiCo-Milano Congressi (la struttura congressuale che con i suoi 18.000 posti si colloca tra le più importanti sedi d'Europa).
  • Inoltre, insieme alle Istituzioni, ha dato vita ad Arexpo Spa, la società cui ha conferito i terreni di sua proprietà destinati ad ospitare l’Esposizione Universale del 2015 e con cui parteciperà allo sviluppo della fase post evento.

A tutto ciò sono servite, e serviranno, le risorse che la Fondazione trae dalle proprie partecipazioni e dal proprio patrimonio. Il modello di utilizzo di risorse proprie ha evitato che la collettività impegnasse risorse pubbliche per dotarsi di infrastrutture economiche, come invece accade in molte altre città in competizione con Milano.

Non crediamo che quanto realizzato da Fondazione Fiera Milano a poco più di un decennio dalla sua nascita, possa essere considerato frutto di “immobilismo”.

Perseguendo tale modello e agendo nell’interesse della collettività, Fondazione ha istituito, nel passato triennio, un fondo di 40 milioni di euro per il sostegno delle attività fieristiche e quindi anche delle filiere produttive. Avrebbe fatto piacere leggere, negli articoli pubblicati in questi giorni, una menzione da parte degli intervistati che si sarebbe aggiunta all’unanime riconoscimento, attribuito alla Fondazione, da parte del mondo imprenditoriale e degli organizzatori fieristici.

Con riguardo alla governance di Gruppo, conscio della necessità di un suo affinamento, il nostro compianto Presidente Gianpiero Cantoni - alla cui scomparsa Fondazione ha reagito con una forte coesione degli organi di governo e del suo management - aveva posto come obbiettivo del suo mandato quello di apportare sostanziali modifiche statutarie. In questa profonda rivisitazione, verranno esaminati i rapporti tra la Fondazione e Fiera Milano Spa.  Saranno quindi gli organi di Fondazione, in autunno, ad affrontare questi temi, tenendo conto in ogni caso, che è inusuale -se non fuori luogo - che la controllata "detti" regole e strategie alla propria controllante.

Fondazione ha sempre garantito alla propria controllata la massima autonomia gestionale ed operativa. Tale approccio continuerà anche in futuro, ma appare chiaro che la forte e maggioritaria partecipazione azionaria della controllata, impone alla Fondazione il pieno esercizio delle prerogative dell’azionista, a tutela degli stakeholder territoriali che rappresenta.

Circa le fantasiose ed estive ipotesi di cessione di un patrimonio che è di tutti i milanesi e dei lombardi, confermiamo che questo continuerà ad essere uno strumento di sviluppo del territorio e della sua economia e che le modalità del suo utilizzo verranno, come sempre, decise esclusivamente dagli organi statutari in armonia con i relativi stakeholder.

bellotti

Vittorio Bellotti
Vice Presidente Vicario
Fondazione Fiera Milano

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