Il 2015 di Exhibitionist parte con Denis Santachiara

Appuntamento mercoledi 25 febbraio alle 19, sala MEILI - Spazio Eventi del Centro Svizzero, Via Palestro 2 a MILANO, quando si parlerà di quella che da tanti viene indicata come una “vera e propria rivoluzione industriale”

Milano, 25 febbraio 2015 – Si svolgerà oggi alle 19.00 presso il Centro Svizzero di via Palestro a Milano, il primo appuntamento del 2015 con Exhibitionist, il ciclo di incontri tra innovatori di fiere e di eventi aperti agli operatori del settore e organizzati da Fondazione Fiera Milano con la collaborazione di Regione Lombardia, Camera di Commercio e Meet The Media Guru.

Protagonista della serata Denis Santachiara, che parlerà di “Download design e manifattura digitale”. Santachiara è noto per la sua opera trasversale che spazia tra le arti e le nuove tecnologie, tanto che alcune sue opere sono state esposte anche alla Biennale di Venezia, a Documenta 8 di Kassel; ha collaborato e collabora con  diverse aziende italiane e straniere per il design e la ricerca di nuovi prodotti (ricordiamo tra i tanti Fiat, B&B, Artemide, Swatch). Professionista riconosciuto del sistema del design internazionale, sperimentatore sempre attento allo sviluppo delle tecnologie di progettazione e di produzione, Santachiara già da molti anni sperimenta l’utilizzo di stampanti 3D.

Spesso le tecnologie per la stampa 3D sono associate al mondo dei maker, degli “artigiani digitali”, ma il loro impatto va ben oltre queste community, tanto che la stampa 3D sta aprendo nuove potenzialità non solo nella produzione degli oggetti, ma anche nelle fasi di progettazione e di distribuzione degli stessi. Il loro utilizzo implica una serie di riflessioni da parte del designer perché, come dice il protagonista del decimo Exhibitionist,“se un ingegnere o un designer progetta oggetti o parti di essi per essere stampati in 3D, pensando in un modo tradizionale sicuramente si perderà l’occasione di sviluppare nuove possibilità sia espressive che funzionali”.

La rivoluzione della stampa 3D incide sulla produzione, la personalizzazione, la distribuzione e qui entra in gioco il tema del download design: non solo la musica e le foto, ma anche gli oggetti possono essere scaricati. La differenza rispetto alle canzoni e alle immagini è che per gli oggetti dobbiamo tramutare i “bit” in “atomi” ed è proprio in questo passaggio che le tecnologie digitali additive assumono una importanza fondamentale, perché il file di origine dell’oggetto può essere rielaborato, personalizzato, inviato e prodotto appoggiandosi al service specializzati in stampa 3D più vicino a chi acquista. Denis Santachiara approfondirà questo argomento anche raccontando l’esperienza di Cyrcus, la piattaforma web da lui creata.

L’evento anticipa di pochi giorni la prima edizione di 3D Print Hub, la nuova fiera dedicata alla stampa 3D professionale in programma dal 5 al 7 marzo 2015 a fieramilanocity. La fiera è nata nell’ambito del bando Innovafiere,  indetto da Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano e Fondazione Fiera Milano e studiato per favorire i processi d’innovazione del sistema fieristico milanese e per sostenere i protagonisti del settore di oggi e di domani.

Quando si parla di “manifattura digitale” molti pensano subito a una nuova rivoluzione industriale, la terza dopo l’invenzione della macchina a vapore e la scoperta di petrolio ed elettricita, perche oggi l’insieme delle tecnologie digitali, mostrando la possibilita di produrre beni materiali con la stampante 3D, ha iniziato a trasformare anche la manifattura.

Allo stesso tempo occorre sottolineare come la manifattura tradizionale non sara destinata a sparire, ne a essere sostituita, ma non resterà a lungo immune all’impatto di una nuova tecnologia che, in qualche modo, aggiunge un altro tratto alla linea cad-macchine a controllo numerico.

In un anno fondamentale come il 2015, -  spiega Benito Benedini, Presidente di Fondazione Fiera Milano – che culminerà con il semestre di Expo, non potevamo esimerci dall’iniziare il nuovo ciclo di incontri di Exhibitionist parlando di un argomento ancora nuovo e innovativo ma sicuramente “rivoluzionario”, che apre nuove e stimolanti prospettive nel settore manifatturiero, avvalorate da  voci prestigiose come ad esempio quelle riportate sulle colonne di The Economist e Financial Times 

Denis Santachiara inizia la sua attività nel 1980.

Realizza opere al confine tra arte e design che vengono fin da subito esposte alla Biennale di Venezia, a Documenta 8 di Kassel, alla Triennale di Milano e alla Quadriennale di Roma, per fare alcuni esempi.

Nel 1984 idea e cura la mostra-manifesto La Neomerce, il design dell’invenzione e dell’estasi artificiale che si tiene alla  Triennale di Milano e al Centre Pompidou di Parigi e nel 1986 la mostra I Segni dell’Habitat presentata al Grand Palais di Parigi e al Berlage Museum di Amsterdam.

Tra il 1988 e il 1992 progetta, per il Ministero della Cultura Francese, gli interni della Certosa di Avignone e il Museo della magia a Blois. Nel 1993 firma gli arredi per la piazza di Toyama in Giappone e nel 1994-95 gli interni dell’Art Hotel di Dresda.Nel 1996 vince il Concorso Internazionale ZIP per la città di Saarbrucken; nello stesso anno cura l’allestimento della mostra The New Persona per la Biennale di Firenze.

Nel 1998 partecipa alla realizzazione di un nuovo sistema bancario telematico per le Assicurazioni Generali e lavora all’ideazione di ‘un animale ludico per bambini’, commissionatagli dal Ministero della Cultura Francese per le celebrazioni del 2000.

Nel 1999 riceve il Good Design Award dal Chicago Athenaeum Museum of Architecture and Design e nell’aprile 2000 vince il Design World. Ha collaborato e tuttora collabora con aziende italiane e straniere per il design e la ricerca di nuovi prodotti. Ricordiamo tra le altre Artemide, Bang-Olufsen, De Padova, Fiat, Foscarini, Mandarina Duck, Montedison, La Murrina, Nintendo, Panasonic, Rosenthal, Sector No Limits, Snia Viscosa, Superga, Swatch, ZERODISEGNO.

I suoi oggetti sono esposti al Moma di New York, al Musée des Arts Decoratifs del Louvre di Parigi, al National Museum of Modern Art di Tokio, al Philadelphia Museum e al Vitra Museum di Berlino.