Milano città senza confini
Milano, 14 novembre 2003 – La Fiera di Milano è uno dei principali motori di sviluppo economico per l’economia lombarda e per l’intero sistema Paese. La conferma viene dai dati emersi dalle ricerche promosse da Fondazione Fiera Milano e presentate oggi presso l’aula Africa di Fiera Milano nell’ambito della tappa milanese del convegno itinerante ‘Est-Ovest-Lombardia. I punti cardinali dello sviluppo’.
L’incontro di oggi, dal titolo ‘Milano, città senza confini’, è il secondo dei tre appuntamenti in cui si articola il convegno itinerante (Brescia, 10 novembre; Rho, 15 novembre). Dedicata alla riflessione sulle trasformazioni socio-economiche che faranno della nostra città una metropoli internazionale, la tappa di Milano si è aperta con un saluto di Luigi Roth, presidente di Fondazione Fiera Milano, e con l’intervento introduttivo del sindaco di Milano Gabriele Albertini e quello conclusivo di Gianni Verga, assessore allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano.
Una platea di imprenditori, manager, rappresentanti del mondo accademico, camerale e associativo ha seguito e animato l’incontro che ha avuto come punto di partenza la presentazione delle due ricerche volute da Fondazione Fiera Milano e realizzate dall’Università degli Studi Milano-Bicocca e dal CERTeT-Bocconi.
Guido Martinotti, professore ordinario di Sociologia Urbana
e prorettore dell'Università di Milano-Bicocca, ha descritto la trasformazione in atto nel modo di vivere le metropoli e Milano in particolare. Da un lato, la popolazione residente tende a spostarsi dal centro alla fascia periurbana, dove si concentrano gli insediamenti dell’economia postfordista: la grande distribuzione, gli aeroporti, le strutture per il tempo libero, gli spazi congressuali. Dall’altro, milioni di persone che vivono e “usano” la città ma non vi risiedono, i cosiddetti city users – come gli espositori, i visitatori delle fiere, i partecipanti ai congressi, etc. - che rappresentano un importante motore dello sviluppo metropolitano.
Alla domanda se le fiere servano ancora nell’era di Internet, Martinotti dà una risposta decisamente positiva, che nasce dall’osservazione dei fenomeni sociali di aggregazione che, proprio nelle grandi città, sono oggi evidenti: le fiere rivolte agli uomini d’affari, gli eventi per il grande pubblico, le community che si danno appuntamenti in luoghi reali e non solo virtuali, etc.
Lanfranco Senn, professore ordinario di Economia Regionale presso l'Università Bocconi e direttore del CERTeT, ha illustrato la natura del rapporto che lega la Fiera di Milano all’area metropolitana e all’area lombarda analizzando l’indotto in termini di dimensioni economiche e di localizzazione delle imprese.
Quando il Nuovo Polo e il Polo Urbano opereranno a regime, la ricchezza prodotta in Lombardia sarà di 4,3 miliardi di euro, a fronte dei 2,2 miliardi del 2000. Il 34 per cento di tale ricchezza sarà rappresentato dal settore alberghiero e commerciale, il 30 per cento dai servizi alle imprese e altri servizi, il 12 per cento dai trasporti e dalla comunicazione.
Significativa anche la ricchezza generata dal settore manifatturiero(16 per cento). Da edilizia e energia (entrambi pari al 3 per cento) e da agricoltura ed estrattivo (2 per cento).
L’analisi della localizzazione delle imprese ha inoltre messo in evidenza che il ricco tessuto di servizi localizzato nel centro urbano non risentirà del potenziamento delle attività delle aziende già presenti nelle aree vicine al Nuovo Polo impegnate in attività riconducibili ai servizi espositivi e alla ricettività.
All’incontro hanno partecipato: gli ex sindaci di Milano Giampiero Borghini, Carlo Tognoli e Marco Formentini, Giacomo Corna Pellegrini, professore ordinario di Geografia presso l’Università Statale di Milano, Enrico Decleva, rettore dell’Università Statale di Milano, Davide Rampello, presidente della Triennale di Milano e Pier Giuseppe Torrani, presidente dell’A.I.M.- Associazione Interessi Metropolitani.
Tra i due interventi conclusivi quello di Piergiacomo Ferrari, amministratore delegato Fiera Milano S.p.A.