Fondazione Fiera Milano approva il bilancio annuale
Risultati in aumento
anche a livello di
consolidato di Gruppo.
Supportiamo lo sviluppo economico, sociale, culturale e scientifico della città di Milano e del nostro Paese.
Diplomate le 20 studentesse del Progea 22/23, attualmente lavorano all’interno delle società del Gruppo Fiera Milano, Lineapelle, Villa Erba, IEG Italian Exhibition Group e Alphaomega.
Durante la cerimonia è stato premiato l’Ambassador dell’anno ed è stata assegnata a due studentesse ex-aequo la borsa di studio per merito.
Pubblicato il bando di ammissione per Progea.
In collaborazione con Università degli Studi di Milano, il Master in Progettazione e Organizzazione di Fiere, Eventi e Punti vendita forma le figure professionali dell’Exhibition e dell’Event Manager.
È possibile inviare la propria candidatura entro il 3 ottobre.
Iscrizioni aperte per la terza edizione di MEED
Il master in Event and Exhibition Design organizzato dall’Accademia di Fondazione Fiera Milano in collaborazione con SPD, Scuola Politecnica di Design, e con l'università IULM
Cento anni di sfilate, passerelle, anteprime, affari, esposizioni, mostre, manifestazioni ad hoc: se la moda italiana ha una casa, è sicuramente la Fiera di Milano.
La Fiera appronta già nel 1924 un padiglione dedicato esclusivamente alle presentazioni della nascente moda italiana e dell’alta moda francese.
Dal 1936 al Teatro della Moda la Fiera di Milano affianca anche un secondo padiglione dedicato a tutti i prodotti tessili e all'abbigliamento per completare il panorama sul settore, il tutto sotto l’egida del neonato Ente nazionale della moda.
In principio non fu il jeans.
Ma è come se lo fosse stato: non si conosce indumento che abbia attraversato così tante epoche dalla sua comparsa da far pensare che fosse esistito anche un mondo “senza”.
«E Mo', e Mo', e Mo'... Moplen!»
Scrive Michele Masneri, in un vivace articolo dedicato alla storia della plastica[i], che nel dopoguerra essa “avvolse come un delizioso packaging il boom industriale-identitario italiano”. Dice il vero, perché senza questo materiale innovativo e durevole oltre i nostri desideri, l’epopea della ripresa industriale del dopoguerra non sarebbe stata la stessa.